Sinossi
Aristofane debutta con la sua opera nel 411 a.C. al teatro di Dioniso ai piedi dell’Acropoli di Atene. Lisistrata è uno spettacolo vitale capace di incarnare sensibilità e tematiche contemporanee.Il testo è una satira contro l’insensatezza della violenza. Per porre fine alla guerra del Peloponneso la bella ateniese Lisistrata, il cui nome significa “colei che scioglie gli eserciti”, convince tutte le donne greche ad attuare lo sciopero del sesso. Coraggiose e ardite decidono di occupare l’Acropoli di Atene allo scopo di privare gli uomini dei mezzi finanziari per proseguire il conflitto e convincerli a firmare la pace. Queste donne sanno in modo raffinato tessere insieme pazienza e strategia e non si rassegneranno fino a quando tutte le tensioni, “i fili aggrovigliati” sparsi per la Grecia, si stendino per comporre una unica grande tela bianca, la tela della Pace.
Note di regia
Malgrado siano passati tantissimi anni, l’architettura teatrale rende lo scritto ancora attuale. Lisistrata è la commedia di Aristofane che più delle altre porta in scena un esplicito linguaggio sessuale, pieno di doppi sensi, ed è qui la sfida: non scadere nella banalità e nella volgarità. Una regia non solo di parola ma anche di movimento scenico, dove i corpi degli attori diventano anche scenografia e ogni azione diventa una coreografia. I “cori” sono una delle strutture portanti dello spettacolo: dialogano, si sfiorano, combattono, raccontano. Lo spettacolo è in continuo movimento, non c’è uno spazio della scena che non sia attraversato e riempito. È forte la volontà di osare con il teatro classico, renderlo irriverente e nello stesso tempo poetico. Lisistrata è un’eroina moderna, autorevole e saggia, e in lei e in tutte le altre donne risiede la capacità di far convivere la consapevolezza battagliera con l’arte di farsi ascoltare attraverso parole semplici, dirette e immediate. Fulcro di tutta la commedia è il rifiuto di ogni guerra in nome dell’umanità che donne e uomini simboleggiano alla stesso modo.Spettacolo per tutti, anche giovanissimi nonostante il colorito linguaggio.